Satira X

Su tutte le terre che da Cadice si estendono fino al Gange, dove spunta l’Aurora,
sono pochi coloro che sanno riconoscere,allontanando le nebbie dell’errore,
i veri beni da quelli che non lo sono.
Quando mai i nostri desideri e timori seguono la ragione?
A quale impresa riusciamo a dare inizio, senza doverci poi pentire di averla intrapresa e magari, anche, condotta fino in fondo?
Gli dèi non si sono mai fatti pregare due volte per distruggere intere case quando l’abbiano voluto gli stessi padroni.
Si bramano gli onori della toga, le glorie militari: cose queste che poi finiranno col nuocere.
A molti è causa di morte l’abbondanza torrenziale della propria eloquenza;
ad altri l’aver confidato nella propria forza e nei propri ammirevoli muscoli;
ma ancor di più ne soffoca il denaro, quando lo si mette insieme con infinita pazienza e in quantità così grande da superare tutti gli altri patrimoni
…Il primo voto che tutti fanno – e non c’è tempio che non lo sappia-
è quello della ricchezza: vogliamo che essa aumenti, vogliamo che la nostra cassaforte sia la più massiccia del Foro.
Ma ricordati che nei bicchieri d’argilla nessuno ha mai bevuto il veleno;
comincialo a temere, quando berrai in tazze gemmate e il vino di Sezze
scintillerà in un vasto cratere d’oro.
… E allora gli uomini non potranno più esprimere un desiderio?
Se vuoi un consiglio, lascia che siano gli dèi a decidere quel che più ti conviene
e che è utile ai tuoi interessi.
Gli dèi, invece di ciò che più piace, ci daranno ciò che più si adatta a noi: l’uomo infatti è più caro ai numi che a sé stesso.
… Allora, se qualcosa vuoi chiedere ai numi,offrendo nei templi le viscere
e le salsicce sacre di un candido porco,
chiedi una mente sana in un corpo sano
( mens sana in corpore sano)
Chiedi uno spirito forte, libero dalla paura della morte,
che consideri una lunga vita come l’ultimo dei doni della natura, che sappia sopportare qualunque fatica, che sappia ignorare la collera e il desiderio
e che preferisca le dure fatiche di Ercole e le sue angosce, a tutti gli amori, le cene e le piume di Sardanapàlo.
I beni che io ti indico tu stesso puoi procurarteli.
Un solo sentiero guida con sicurezza ad una vita tranquilla: quello della virtù.
Sii saggio: nessun potere avrà più il cielo su te.
Siamo noi, o Fortuna che ti facciamo dea, e ti innalziamo agli astri.

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