Roma città aperta e labirintica

Alla scoperta dell’orizzontalità di Roma

sabato e domenica 3 e 4 ottobre 2015

Visita guidata a cura di Nicoletta Bernardini

« Roma ha la ventura di apparire interamente aperta, interamente visibile e presente; fin dal momento in cui si arriva, Roma è lì, come pronta per essere percorsa, per essere vista, per essere abbracciata. Ma, quando il viaggiatore o il passeggero – o piuttosto il pellegrino- si ferma, comincia a rendersi conto che Roma è ermetica e segreta, e guardarla, come di solito si fa, così tutta  intera, presente, significa in realtà vederla  come una fotografia, che a volte si apre. E di fronte al turista distratto o anche al romano sicuro di sé, che crede di conoscere e di vivere  la propria città, può  aprirsi  una crepa,  un interstizio, un vuoto.
Roma ha anche  la ventura di essere  una città labirintica. Le città  del Mediterraneo sono  di solito  sensuali, presenti, attive, risvegliano i sensi prima che possa formarsi il pensiero […] In Roma  si dà tutto  questo. È, insieme, aperta e labirintica.
Bisognerebbe vederla in senso  orizzontale, perché non è possibile  rifiutare il suo  abbraccio e la sua  presenza, né è possibile liberarsi  della sensualità del suo Cielo e della sua aria. Un’aria  commestibile si direbbe,  perché  a volte a Roma  ci si sente  come dentro un frutto; dentro  una pesca, direi, per quel colore  dorato  che esiste anche in altre città»
Maria Zambrano, Roma, città aperta e segreta.

L’ Associazione Culturale Matavitatau propone un itinerario che permette di percepire la città antica nel suo perdurare in quella contemporanea, attraverso la visita agli horti di Roma repubblicana e ai reperti da essi provenienti conservati al Museo della Centrale Montemartini, all’Auditorium di Mecenate, al cantiere di restauro della Domus Aurea e alla mostra ideata in occasione di EXPO 2015:  “Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei” che racconta l’alimentazione nel bacino del Mediterraneo in età imperiale, quando si avviò la prima “globalizzazione dei consumi”.

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